Crocchette di salmone 🍣 panate

Eccomiii!! Sono tornata con una nuova ricetta facile facile e ottima anche per i bambini!!

Ingredienti:

Filetto di salmone

Maionese

Salsa di soia

Paprika dolce

Peperoncino

Succo di limone

Corn flakes

Procedimento:

Iniziamo tagliando a cubetti il salmone come più ci piace. Mettiamolo da parte e prepariamo la salsina che ci servirà per impanare il salmone.

Mettiamo in una ciotola la maionese (non ho quantità da darvi perché andate un po’ a occhio per non usare troppi ingredienti), la salsa di soia, la paprika dolce, il peperoncino e il succo del limone e mescoliamo il tutto.

Preparata la salsa possiamo iniziare a intingere i cubettoni di salmone nell’intingolo!

Ora è’ il momento di farli rotolare nei corn flakes sbriciolati e adagiare il salmone in una teglia rivestita con carta forno.

Ora mettiamoli in forno ventilato per 10 min e buon appetito!!

Mi raccomando, se lo fate e vi piace, fate una foto e taggatemi su Instagram!!

Alla prossima ricetta!

Grissini dì zucchine e prosciutto

Nuovo post, nuova ricetta!!! Oggi prepariamo un antipasto gustoso e veloce: dei grissini dì pasta sfoglia con zucchine e prosciutto cotto. Perfette per il periodo delle feste, quando avremo ospiti anche all’ultimo secondo!

INGREDIENTI:

Un rotolo dì pasta sfoglia rettangolare

2 zucchine

2 fette dì prosciutto cotto

Parmigiano reggiano grattugiato q.b.

1 uovo per spennellare

PROCEDIMENTO:

Grattugiate le zucchine e mettetele su dì un lato della pasta sfoglia rettangolare srotolata.

Sopra alle zucchine mettere del parmigiano grattugiato (in base ai vostri gusti) e le due fettine dì prosciutto cotto

Ci siamo, ora chiudete l’altra metà della pasta sfoglia sul prosciutto e spennellate il tutto con l’uovo o se preferite un po’ dì olio.

Tagliate delle striscioline dì pasta e arrotolatele su se stesse a mo’ di grissino!

Mettete in forno statico per 20 min a 200gradi.

Ed ecco un aperitivo sfizioso che piace anche ai bambini!!! In più se fate prepare il tutto a loro saranno anche più contenti dì mangiarli!!!

Buon appetito!!

Costine dì maiale a lenta cottura.

Eccomiiii, sono tornata da voiiii!! Che gioia e che felicità poter dì nuovo proporvi qualche ricetta!!!!

Se mi seguite su Instagram, e se ancora non lo fate, correte subito a cercarmi e a mettere il “segui”, sapete che abbiamo deciso dì cambiare il nome dì questa rubrica: d’ora in poi si chiamerà UNA LACINIO IN CUCINA!!

Ma torniamo alla nostra ricetta. Oggi vi farò vedere come preparare le costine dì maiale a lenta cottura in forno.

Ingredienti:

Dal macellaio prendete una striscia lunga dì costine dì maiale e non tagliatela.

Sale

Pepe

Rosmarino

Polvere dì caffè

Paprika dolce

Zucchero dì canna

Senape

Procedimento:

Spennellate su tutta la striscia dì costine la senape (sopra e sotto)

In un piattino mettete sale, pepe, polvere dì caffè, zucchero dì canna e rosmarino e amalgamate il tutto prima dì disporlo sulla carne. (Non ci sono quantità, perché il tutto è secondo il vostro personale gusto e in base alla grandezza della vostra striscia di carne. A noi ad esempio piace di più la paprika dolce, quindi ne abbiamo messo di più!)

Adesso inizia la famosa “lenta cottura”!! Accendete il forno statico a 110 gradi e mettete la pirofila con la carne per 2 ore e 30 min senza alcuna copertura.

Di tanto in tanto (circa 30 min) andatela a girare. Trascorse le 2 ore e 30 coprite la carne con carta stagnola e rimettere in forno per altre 2 ore andando sempre a girare la carne ogni 30 min.

Per gli ultimi 30 min togliete la carta stagnola e alzate la temperatura del forno a 180 gradi.

Et voilà les jeux sont faits…

Buon appetito e se la fate, taggatemi su Instagram!

Tortino pollo e funghi

Ingredienti:

Pollo

Funghi

Panna 2 confezioni

Pasta sfoglia 2 rotoli

Procedimento:

Accendete il forno a 200gradi

In un tegame mettete a rosolare il pollo tagliato a cubetti con un filo di olio.

A metà cottura aggiungete i funghi tagliati a julienne (io ho trovato la vaschetta già pronta al supermercato!)

Fate andare il tutto fino a quando vedete che anche i funghi sono cotti. A questo punto aggiungete la panna e mantecate.

Stendere il rotolo di pasta sfoglia su una terrina da forno ( potete fare una torta unica oppure tante piccole pie singole)

Mettete il composto e chiudere con l’altra pasta sfoglia.

Infornate a 200 gradi per 25-30 minuti con forno ventilato.

Consiglio di spennellare sopra alla pasta sfoglia un po’ di olio per non far bruciare la superficie.

E voila’, avete preparato in pochi minuti una cena buonissima e sana! Oppure un antipasto per ospiti arrivati all’ultimo minuto.

Buon appetito!

London Cheese pie

L’altra sera, spinta da una grandissima nostalgia per Londra, mi sono messa ai fornelli e ho cucinato un piatto tipico inglese: un cheese pie.

Diciamo che da noi lo chiameremmo suffle’ al formaggio.

Non è complicato da fare, ma prima di iniziare vi consiglio di prepararvi tutti gli ingredienti così da non dover, nel mezzo della preparazione, mettervi a pesare tutto.

INGREDIENTI:

4 pirottini da forno in ceramica

40 gr di burro

40gr di farina

240ml di latte

Sale

Paprika

Pepe nero

4 uova grandi ( separare tuorli da albumi)

50gr di formaggio svizzero grattugiato

50gr di formaggio dolce grattugiato

25gr di parmigiano reggiano grattugiato

PROCEDIMENTO

Prima di iniziare mettete una teglia nel forno a 200gradi ventilato.

Imburrate i pirottini e cospargeteli di pane grattugiato.

Poi separate i tuorli dagli albumi e teneteli da parte.

Sciogliete in una casseruola i 40gr di burro, aggiungete la farina e girate per 1-2 min.

Aggiungete il latte poco alla volta continuando a mescolare fino a che il composto non diventa omogeneo.

Portate a bollore.

Toglietelo dal fuoco e unite i formaggi.

Girate, girate, girate…il male al polso fa parte della ricetta, quindi non vi preoccupate!!!

Aggiungete sale, pepe nero e paprika.

Nella ricetta originale camera anche della mostarda, ma siccome a me quel sapore non piace, non l’ho messa.

Ora aggiungete i tuorli delle uova, uno alla volta, continuando a mescolare.

Trasferite il composto ottenuto in un contenitore più largo.

A parte montate a neve gli albumi e incorporateli al composto giallo poco alla volta e con il classico movimento “dal basso verso l’alto” per non smontare il tutto.

A questo punto il composto sarà diventato il doppio di volume.

Ora potete dividerlo nei pirottini da forno.

A piacere potete aggiungere sopra dell’altro formaggio grattugiato.

Tirate fuori dal forno la teglia e appoggiateci sopra i pirottini.

Infornate a 200gradi per 25-30 minuti sempre forno ventilato.

Ps. Per non far afflosciare subito i suffle’ dopo mi raccomando, non fate come me, non tirateli fuori dal forno appena finita la cottura perché e’ il passaggio da caldo a freddo che li fa smontare.

Spengete quindi il forno e lasciateli ancora dentro per 5 min.

Io li ho accompagnati con del pure’ di patate, ma anche una insalatina fresca sarà buonissima.

Buon appetito!

Come in una favola…Siapoesia!

Una nuova boutique, una chicca in pieno centro… una vetrina che fa sognare… un ambiente familiare… è impossibile, camminando per le vie di Bologna, non rimanere incantati dalla magia e dalla “poesia” di questo negozio.

Chiamarlo negozio è forse riduttivo in quanto al di là delle meraviglie che vende lo definirei più un piccolo tesoro da scoprire.

L’attenzione e la cura nei dettagli…l’atmosfera serena…una padrona di casa dolcissima.

Questo e molto altro e’ cio’ che caratterizza Siapoesia.

Da subito si resta incantati dalla semplicità ma allo stesso tempo l’eleganza di un negozio che nel giro di poco si trasforma in un delizioso salottino accogliente. È questo l’intento della dolcissima padrona di casa Donata.

Siapoesia nasce dall’idea di due giovani sorelle che abitando lontane e occupandosi di cose diverse (Donata avvocato a Bologna e Benedetta studentessa a Milano) hanno un sogno comune… realizzare un salottino incantato, una casetta in cui poter esporre tutte le cose che più amano e che le rappresenti e che le unisca ancora di più.

Anche se il primo punto è stato aperto sei anni fa alle porte di Torino, Bologna è un nuovo inizio, un’avventura in una piazza diversa. Un progetto che Donata vive, nonostante la distanza, sempre in simbiosi con sua sorella che è la sua metà. Benedetta infatti ha continuato ad occuparsi del negozio di Pinerolo. La cosa che colpisce di più è l’amore, la passione e la dedizione per le loro “creature”La particolarità di questo negozio è il carinissimo salottino che la nostra Donata mette a disposizione per chiacchierare, rilassarsi, studiare, leggere. Qui anche i poveri fidanzati che si annoiano mentre le ragazze provano i vestiti potranno avere un angolino tutto per loro…è lì che è stato organizzato il mio evento Sabato 23 Giugno.

Le vere protagoniste del negozio sono loro: le Anniel, le scarpine più raffinate e brillanti che conosca.

Finalmente, grazie a Siapoesia, sono arrivate a Bologna e io non riesco di smettere di pensare a quali saranno le prossime che comprerò…

La bellezza, la delicatezza, la qualità di queste scarpe sono indescrivibili.

Ma le novità non finiscono qui. Se abitate lontano, ma non volete rinunciare a queste chicche potrete trovare il tutto anche online sul loro sito internet http://www.siapoesia.com

La spedizione e’ gratuita e per le clienti che ormai conoscono il negozio da tempo mandano anche le foto privatamente dei nuovi arrivi e molte cosine che ancora non sono state caricate sul sito, e nel caso vi servano dei consigli su alcuni abbinamenti loro saranno felici di aiutarvi.

Potrei stare ore e ore a parlare di questo negozio ma direi di fermarmi qua. Ci tengo però a sottolineare che la mia è stata una recensione sincera. Tenevo tanto a darvi la mia opinione in merito e dato che ci vado spesso…chissà…magari ci incontreremo là!

Un bacio a tutti!

Annarita

Paris: cosa vedere, dove alloggiare e cosa mangiare! (1. Parte)

Paris: la ville lûmiere, la ville d’amour. Quante volte ti ho vista nei film e ti ho sognata! Ora non mi sembra vero di poter addirittura scrivere un post su di te.

Questa e’ stata la mia terza volta e sono in grado di darvi qualche dritta se avete in programma di andarci.

Vi raccontero’ come poter girare Parigi in 2 giorni a piedi e cosa vedere!

Come arrivare:

Ma partiamo dal principio: come arrivare a Parigi!

Ci sono ben tre aeroporti, tutti abbastanza distanti dal centro: Orly, Beauvais, e Charles de Gaulle.

Io sono sempre atterrata a Charles de Gaulle con Air France. Ma su beauvais potete arrivare con Ryanair!

Per arrivare in città vi consiglio di acquistare i biglietti per il treno RER B online sul sito http://www.parigi.it così li avrete già a disposizione una volta arrivati in aeroporto. Ve li spediscono a casa e nel giro di 2 giorni li ricevete!

Da Charles de Gaulle il treno impiega più o meno 50 minuti per arrivare a Notre Dame, ma all’interno della carrozza potrete controllare tutte le stazioni che fa.

Appena arrivate a Notre Dame e uscite dalla metro trovate proprio la cattedrale davanti a voi e già vi si apre il cuore!

Hotel:

Ci sono moltissimi hotel a Parigi anche economici, ma oggi vi darò 2 hotel nella zona del 7^ Arrondissement così da poter essere in centro e girarvela a piedi.

Non vi so dire i costi perché non sono mai stata in hotel!!😜

Il primo e’ un 4 stelle e si chiama hotel Saint Germain.

Il secondo e’ un 3 stelle e si chiama Bac Saint Germain. (La lacinio ha molta fantasia nella ricerca degli hotel!!!)

Cosa vedere:

Io sono sempre andata a piedi tranne il pomeriggio del sabato che siamo stati a Montmartre e abbiamo preso la metro.

Uscendo da uno degli hotel che vi ho suggerito siete già in rue du bac che sbuca sulla Senna e al pont royal (quello del Louvre e del museo d’orsay tanto per intenderci)

Attraversarlo vi fa già sentire parigine!! Potrete ammirare il museo d’orsay alla vostra sinistra lungo la rive gauche della Senna e già di fronte sulla destra il palazzo del Louvre!!

E anche di notte lo spettacolo e’ assicurato!

Attraversato il ponte potrete vedere la piramide e la parte centrale del Louvre!

Io non sono ancora entrata nel museo perché preferisco prima vedermi Parigi in esterna e magari in inverno, quando sarà più freddo per stare fuori, entrare!

Alle vostre spalle troverete l’Arco di Trionfo del Carrousel che collega il Louvre ai jardin de Tuileries.

Ora perdetevi nei giardini e se siete fortunate da trovare anche una bellissima giornata soleggiata sedetevi, godetevi il sole, il caldo, i tulipani e la tour eiffell che potete già ammirare in tutto il suo splendore!!

Arriverete alla ruota panoramica che si erge nella Place de la concorde!! (Questo in aprile, ma ora non c’è più!)

Place de la concorde.

Attraversate la piazza e vi troverete all’inizio dei famosi champs elysee!!! Da lì e’ un attimo arrivare all’arc de triomphe e poi alla tour eiffell!

Ora qui avete due scelte: camminando sugli champs elysee e passato il gran Palais sulla sinistra, potete decidere se continuare dritto e arrivare all’arco di trionfo, oppure girare a sinistra in Avenue Montaigne, sentirvi Carrie Bradshaw in sex and the city tra le grandi firme e arrivare al ponte dell’alma’ per farvi una foto con la tour eiffell. A voi la scelta!

Cosa ho fatto io?! Beh, manco c’è da chiedere: ho girato per avenue Montaigne e ho sognato!!!!

Ragazze, che spettacolo! Un sogno che si realizza! Trovarsi a Parigi e ammirare tante bellezze!!

Attraversando il ponte dell’alma’ siete praticamente arrivate alla tour eiffell. Da lì e’ un attimo trovarsi in rue dell’universite’ e dai caroselli.

Non fatevi scappare le classiche foto!!

Anche lì avrete due scelte: o andare al trocadero o sugli champs del Mars.

Io ho preferito fare il trocadero, godermi la vista spettacolare da lì e poi andare all’arco di trionfo così da ritrovarmi sulla strada del rientro e godermi il tramonto dal pont royal e dal pont des arts.

Ma non crediate che sia finita qui! Altrimenti ai 22km di camminata come ci arrivate?!

Al prossimo post vi racconterò altro!

C’eravamo tanto amati…ma ora vai al diavolo! 

Io Tizio, accolgo te, Caio come mio sposo.

Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.

Queste meravigliose parole, che farebbero commuovere anche il più cinico dei cinici, si ascoltano in tutti i matrimoni di rito cattolico.
La sottoscritta tutte le volte che le ascoltava, le ripeteva dentro di se con un sorriso stampato sulle labbra e una lacrima di felicità che dolcemente le accarezzava il viso.
Tutte le volte ricordavo il giorno del mio matrimonio, quando le ho pronunciate guardando negli occhi mio marito e non leggendole come fanno molti sposi. Io le avevo imparate a memoria per poterle dire come fossero parole mie. Come a voler eguagliare le promesse nuziali dei matrimoni protestanti americani.
E ora dove siamo finiti?! dopo 10 anni e 7 di fidanzamento mi trovo nella sala d’attesa del mio avvocato e aspetto di poter entrare e consegnargli la prima tranche di documenti, soldi e anche la mia voglia di andare più a un matrimonio.

Ebbene si, per il momento preferirei rimanere lontano dalle chiese, dai veli bianchi, dai bouquet e dal riso.

Preferirei non dover andare dagli sposi e dirgli le parole di Groucho Marx “il matrimonio è la causa principale del divorzio”.

Già che mi devo trattenere tutte le volte che passeggiando incontro un gruppo di donne che festeggia un addio al nubilato. 
Non perché non creda più nell’amore, questo assolutamente no, ma non credo più che il matrimonio sia la scelta più giusta.
Amarsi per sempre sembra un sogno impossibile: i rapporti si consumano in un baleno. 

Sembra quasi che quelle parole della promessa matrimoniale siano state sostituite o quanto meno interpretate con: ti amo, ti sposo, e sarai mio/mia ma la mia promessa vale solo fino a quando non ci sarà un’altra tentazione. 

Ma le motivazioni?! Calo della passione, incompatibilità di carattere (a me questa fa ridere e incazzare allo stesso tempo, perché dopo 10 anni il carattere lo avevi già capito dell’altra persona, vero?!) con l’arrivo dei figli non si riesce più a stare insieme come prima (ma va’!!) 

Insomma tante cretinate si dicono dopo, ma la mia domanda a questa punto e’: perché ci si sposa? La parola data ha ancora valore? Dove finisce quella felicita’, quella sicurezza e quella voglia di passare il resto della tua vita con l’altra persona? Ma la cosa che mi manda più in bestia e alla quale mi sa non troverò mai risposta è: dove sono finiti i sensi di colpa?

Dove e’ finito il “non ci dormo più di notte, non mangio più e sto male al pensiero di averti fatto questo o quello”?! 

E qui, lo so bene, cadrò nel banale: dove sono finiti i valori di una volta? 

Vi lascio con queste domande e spero che qualcuna di voi mi aiuti a trovare risposte. 

Sandwich al salmone 

Oggi voglio proporvi questa delizia, velocissima ma tanto buona! L’ho assaggiata nei giorni di agosto e mi ero ripromessa di rifarla a casa!!! 

INGREDIENTI:

Una confezione di salmone affumicato 

Una confezione di pane per tartine

Philadelphia o qualsiasi formaggio spalmabile.


PROCEDIMENTO: 

Tagliare il pane in modo da ottenere dei piccoli sandwich (da quella confezione ne sono venuti 12) 

Spalmare su ciascuna fetta del formaggio morbido tipo Philadelphia, e aggiungere una fettina piccola di salmone. 


E voila’!!! Pronte da servire…e mangiare! 

Sono ottime anche per un compleanno!!! 

Quando dici addio alla fede nuziale. 

10 anni di ciao amore, 10 anni di si cicci, 10 anni di no, perché dici così, 10 anni di dai, andiamo lì?! Facciamo questo, usciamo con?! 10 anni di ti amo, 10 anni di grazie, 10 anni di ma vai a quel paese…
In qualsiasi matrimonio che si rispetti ci sono sempre alti e bassi, e noi i nostri bassi li avevamo avuti soprattutto 9 anni fa, quando avevamo appreso che la strada per l’arrivo di un bambino sarebbe stata più tortuosa del previsto.

Poi tutto sembrava essere tornato alla normalità quando i nostri splendidi tesori erano venuti dal cielo.

E invece, a quanto pare, non era così.

Probabilmente i miei occhi foderati di amore avevano offuscato quello che realmente stava accadendo attorno a me.

Il 1 settembre 2017 sarebbero stati 10 anni da quel giorno meraviglioso, dove una Lacinio giovane, raggiante e probabilmente inesperta faceva il suo ingresso nella navata della chiesa per sposare l’uomo dei suoi sogni. Credeva e si fidava ciecamente di quell’uomo e non avrebbe mai pensato di trovarsi a scrivere queste parole solo 10 anni più tardi.

Lo aveva conosciuto 7 anni prima in una freddissima Londra di Marzo e il suo sorriso lo aveva fatto cadere ai suoi piedi. Chi lo avrebbe poi detto che quel ragazzo educato, gentile, studioso e un po’ all’antica le avrebbe rivelato un giorno di non amarla più e di amare un’altra donna da 6 mesi. Chi lo avrebbe detto che quegli occhi azzurri che brillavano quando la vedevano potessero racchiudere tanto dolore da non parlare con lei e non dirle cosa gli passasse per la testa. Chi lo avrebbe mai detto che quel ragazzo dai grandi valori potesse abbandonare 2 bambini di 4 e 3 anni per correre dietro a una 29enne che non potra’ mai dargli il futuro che cerca.

Insomma, tanta amarezza e tanta delusione rimangono in quella ragazza sognatrice che cercava solo amore e serenità.

Ora si sente vuota, svuotata di quella leggerezza e di quell’amore che la quotidianità di un matrimonio le dava.

Si interroga ogni giorno su quello che può essere successo e solo una cosa le viene in mente: aver dato per scontato quel marito. Forse doveva dedicargli più tempo, forse doveva sedersi con lui più spesso e sapere cosa desiderasse. Ma e’ anche vero che non si può vivere di “se” e probabilmente non sarebbero cambiate di molto le cose.

Ora tutte le volte che le capita qualcosa, di bello o di brutto le viene la voglia di scrivere a quell’uomo e di raccontargli cosa le capita, ma poi si ferma e si ricorda che non può più farlo. Perché tanto non avrebbe dall’altra parte la comprensione e l’amore di cui ha bisogno. Si sveglia nel cuore della notte e guardando il letto vuoto accanto a se si ricorda che non era un incubo e che e’ tutto vero. Torna a casa dopo il lavoro e non deve più pensare a cosa mettere in tavola per cena.

Guarda la sua mano sinistra e non vede più la fede. Quel simbolo che per lei ha sempre significato amore, fedeltà e unione e che ora e’ in una scatolina in cassaforte. Ora il sole caldo abbronzerà quell’anulare e quel piccolo segno bianco sparirà e con lui anche, prima o poi, quel vuoto e quella amarezza di bruciante sconfitta.